venerdì 28 giugno 2013

Divergent


Divergent, di Veronica Roth.

Ho iniziato questo libro con delle aspettative ed è stato un errore: forse, non aspettandomi niente non avrei la delusione ad ottenebrare il mio giudizio.
Vi dico solo che alla fine mi stavo annoiando così tanto che ho in pratica accantonato la sospensione dell'incredulità per spezzare la monotonia ridendo della cazzate.

Ovviamente spoiler, ma tanto credo di essere l'ultima ad averlo letto.

La società distopica in cui vive Beatrice Prior è suddivisa in 5 fazioni, ognuna delle quali è consacrata a una virtù: sincerità, altruismo, coraggio, concordia e sapienza. Il momento cruciale nella vita dei cittadini è il Giorno della Scelta, che cade allo scoccare del 16° compleanno: ogni giovane sceglie a quale fazione votare il proprio futuro. Ora tocca a Beatrice, e la sua scelta non solo sorprenderà tutti, ma segnerà per sempre il suo destino. Nella fase iniziale altamente competitiva, la protagonista rinominando se stessa (Tris), lotta per determinare chi sono realmente i suoi amici, interrogandosi se la sua storia d'amore possa adattarsi alla vita che ha scelto.
Catapultata in un mondo duro e violento Beatrice scoprirà le crepe di una società che è tuttotranne che perfetta. Una società che la vorrebbe morta se scoprisse il suo segreto... PerchéBeatrice non è una ragazza qualunque, lei è una divergent. Una diversa.

Le recensioni entusiaste mi hanno portata ad nutrire aspettative diversamente basse nei confronti di Divergent, in più avevo già letto i primi capitoli e li avevo trovati scritti bene anche se non particolarmente coinvolgenti.
Alla fine, visto che ce l'avevo nel kindle da un po', ho deciso di finirlo.

Rendo atto alla Roth di aver provato a creare un mondo distopico - sarà anche terra terra, ma l'ultimo distopico che ho letto è stato The Elite, capitemi - in cui la società fa davvero schifo, è davvero corrotta e la cosa più interessante è che anche il tentativo di rovesciare lo stato è corrotto. Ironicamente i nostri eroi conbattono per proteggere la situazione attuale, o per tornare alla sua versione embrionale.
Però avrei gradito che avesse senso: non viene spiegato come ci si sia arrivati (anche se punto sulla terza/quarta guerra mondiale e tentativo di evitare un nuovo conflitto), ma  vediamo un po' di elaborare.
Per mantenere ordine ed equilibrio la società è divisa in cinque gruppi che vivono secondo un determinato principio: Abneganti (altruismo); Candidi (onestà, non malattie sessualmente trasmissibili); Pacifici (mediazione/compromesso); Eruditi (conoscenza) e Intrepidi (idiozia coraggio).
Ogni fazione si occupa di un aspetto della vita pubblica, che è ridicolo perchè è impossibile che ogni singolo abitante possa avere un lavoro nella gestione pubblica e i valori di fazione non rendono fattibili normali impieghi come il merciaio o il parrucchiere o il panettiere.
È accennato che questi mestieri vengono svolti all'interno stesso della fazione, che ha il suo territorio (una specie di città dentro la città)... ma per quanto ci pensi non riesco a vedere come possa non fallire nel giro di due generazioni e mi sta venendo il mal di testa a forza di pensarci.
Ci sono pure quelli fuori da ogni fazione che vivono come barboni e almeno possono fare quello che gli pare, non devono comportarsi da imbecilli per fare gruppo.

Il problema delle fazioni è che hanno perso il senso della misura: nate per costringere le persone a vivere al meglio e per il meglio, ora sono composte da fanatici incapaci di vedere la differenza tra buon senso e stupidità: vivono di assoluti, e solo i Sith vivono di assoluti (che è di per sé un assoluto, ma non divaghiamo).

Per esempio gli abneganti non si guardano neanche allo specchio perchè sarebbe autocompiacimento, ma si potrebbe argomentare che costringere gli altri ad interagire con uno che si veste e pettina al buio (e non voglio pensare a come si lavano, in fin dei conti con una doccia ci si guarda e il bagno è sicuramente troppo piacevole) sia una forma di egoismo volta ad alimentare il proprio ego e il proprio senso di superiorità. Capite cosa intendo? È una mentalità piena di buchi: se un personaggio a caso si prendesse il disturbo di parlare farebbe emotivamente del male a ogni membro di ogni gruppo, perchè quelli ci credono davvero.

I Candidi sono brutalmente onesti, gli Eruditi sono degli scienziati pazzi, i Pacifici degli ipocriti, degli Intrepidi parlerò dopo.
Ovviamente vivere in questo modo porta a perdere di vista il valore che si dovrebbe incarnare, restituendo al mondo una sua versione distorta e orribile.

Ma come si fa ad entrare in una fazione? Beh, a sedici anni si viene sottoposti ad un test che decide il tuo destino.
Un po' (tanto) come quello di Toward the Terra: non solo i ragazzini sono sottoposti a manipolazione mentale, ma il test ha anche il vantaggio di scovare chi non si allinea al modello prestabilito, i Mu nell'anime e i divergenti qui. Ossia quelli che possiedono più di una caratteristica alla volta.
Verso la fine il Kattivo si sorprende che vengano quasi tutti dagli abneganti, io mi sorprendo che siano così pochi.

Wow, sto parlando di questo libro come se fosse bello.
Purtroppo tutti questi buoni spunti vengono soffocati in fasce da Quello che Realmente Importa: Beatrice detta Tris, e quanto è brava a passare agli Intrepidi, e siccome un semplice trasferimento non la rendeva abbastanza speciale è anche una divergente.

Tris, cresciuta come abenagente si rende conto che non ha nessuna intenzione di passare il resto della sua vita a mettersi in secondo piano.
Per la maggior parte del tempo noi leggiamo di lei che si allena, affrontando prove fisiche e mentali per provare il suo valore e il suo coraggio. Il problema grosso è che gli Intrepidi non insegnano il coraggio ma l'incoscienza:  è come quando giochi di ruolo e scendi le scale in triplo salto mortale per fare più punti esperieza, e dovrei prenderli sul serio. Mi si chiede di prendere sul serio lo spot di un deodorante!

 Giornata tipo alla Fazione degli Intrepidi

Come se non bastasse l'addestramento è una delle cose più noiose ever: brutte descrizioni di combattimenti (insegnano che tirare gomitate nello stomaco fa male, suppongo nel corso avanzato ci siano i calci nelle palle), seguite poi dalla seconda parte delle manipolazioni mentali: sfortunatamente la parte ambientata nella landa della paura non mi ha impressionata, è rientrata di corsa nella lista dell'involontariamente ridicolo.

Beatrice l'ho odiata: la classica perfettina che riesce in tutto, anche se ammiro che continui a pensare alla propria famiglia dopo averla lasciata e continui ad avere tratti della sua fazione di origine.
Tris si fa degli amici subito, tiene testa alle sue nemesi facendo pure paura nonostante sia piccola e minuta, deve fare finta di avere momenti di vulnerabilità perchè lei è troppo tostissima.

Sinceramente inizio a chiedermi quando si potrà leggere di un'eroina che sia forte, determinata e le piaccia essere una donna, perchè Tris è uno di quei personaggi la cui forza sembra essere riuscire a vincere nonostante il terribile handicap di essere nata con una vagina.
Vestita di rosa, fioraia, maliziosa, fisicamente debole, ha salvato il mondo più di una volta.
Scialba e monotona, Tris è costruita a tavolino e per nulla spontanea o autentica... ed è questo che rovina il romanzo perchè alla Roth non importa niente della sua ambientazione, vuole solo mettere in mostra la sua protagonista: tutto quello che ho detto sopra sul mondo in questione è una mia idea, non ho la più pallida idea se corrisponda o no alla verità dell'autrice, perchè lei ritiene più interessante farci sapere che Tris ha paura di fare l'amore con Quattro piuttosto che dare delle basi solide al perchè gli Eruditi abbiano deciso di sterminare gli Abneganti, cosa che viene spiegata con "Il capo degli Eruditi vuole riorganizzare il governo mettendoci esponenti di tutte le fazioni, e per farlo ha deciso di screditare l'attuale governo, allearsi con l'unica forza armata del paese, creare un siero che rende la gente dei burattini e costringerli ad ammazzare tutti nella fazione avversaria."
E questa cazzata galattica l'ha pensata quella che nel libro dovrebbe essere un super-genio! 

Uno squalo da circo imbottito di esplosivo era troppo semplice?
Ma la sua idea migliore è quella di mettere Quattro, a cui ha fatto il lavaggio del cervello con una roba sperimentale, a guardia del punto chiave dell'operazione. L'unico posto che se perdono quello il loro piano fallisce. Motivazione: in quanto divergente, Quattro è in grado di ragionare anche se formattato, e il posto deve essere protetto da qualcuno in grado di improvvisare. Che ci siano almeno altri due personaggi dalla sua parte in grado di combattere e pensare contemporaneamente è irrilevante.
Also, Tris capisce subito di che posto si tratta perchè sì.  

L'ambientazione distopica non serve a denunciare un qualche aspetto della nostra società (non è nemmeno spiegato come ci si sia arrivati), è semplicemente lo sfondo che oggi si mette agli young adult ed è mia ferma convinzione che se la Roth avesse scritto un libro nel 2008 ci sarebbero stati i vampiri.
 
Morale della favola, nonostante alcune, vaghe, buone idee ho trovato questo libro noiosissimo e quando si è arrivati al climax la mia unica reazione è stata "Wait, what?".
Non credo che leggerò il seguito. Ma leggerò le recensioni del seguito per sapere cosa succede, in uno stile più veloce e più brillante rispetto a quello della Roth.
Barare: tutti dobbiamo imparare a farlo

6 commenti:

  1. Io personalmente non l'ho letto ma credo sia la prima recensione negativa con cui mi trovo a che fare per quanto riguarda questo libro. Bello o non bello, ormai la curiosità c'è :P Prima o poi lo leggerò alla fine!

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    1. Anche Sophie l'ha recensito negativamente... per questo libro siamo ben in due XD
      Se lo leggi spero ti piaccia più di quanto è piaciuto a me ^-^

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  2. Sapevo già che avrei adorato questa recensione ahaha! :D:D Concordo in pieno con ogni singola parola, non avrei saputo esprimere meglio i miei sentimenti relativi a "Divergent" neanche provandoci per un milione di anni! XD Leggerò anche "Insurgent" (in effetti, l'ho già comprato) e pregherò intensamente affinché la storia prenda qualche svolta almeno un filino per me più interessante... sono se non altro contenta che, nel film in uscita, abbiano affidato il ruolo di Tris alla Woodley, perché quasi di sicuro mi aiuterà a farmela stare ancora più antipatica! XD

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    1. Avevi ragionissima nella tua recensione, è tremendo! Complimenti per il coraggio: da Insurgent ci starò lontana, già mi sono infognata con The Selection per quello che riguarda saghe orribili U_U
      Del film ho visto giusto un paio di foto, ma se il trailer non sarà come lo spot del deodorante non avranno i miei soldi.

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  3. A me è piaciuto... Non ricordo neanche perchè adesso, l'ho letto un po' di tempo fa! :P
    La prima parte l'ho trovata noiosissima anchio, ma poi il libro mi ha preso molto!
    Ahahaha comunque magnifica recensione anche se negativa! Tris ha fatto innervorire abbastanza anche me! D:
    Lo spot del deodorante è magnifico!
    Magnifica anche la gif finale! ;)

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    1. Grazie :)
      Quello spot continuava a tornarmi in mente mentre leggevo, ha distreutto le mie vaghe possibilità di prendere seriamente il libro D:

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