sabato 30 dicembre 2017

Classifica 2017

Questa volta ce l'ho fatta a postare la classifica dell'anno durante l'anno! Ma temo che sarà l'unica cosa non in comune con quella del 2016: anche il 2017 è stato piuttosto complicato, e le letture ne hanno risentito.

mercoledì 27 dicembre 2017

Tirando somme libresche

È arrivato il momento di riordinare la TBR in vista dell'anno nuovo, e fare qualche conto su libri comprati e libri letti: quest'anno temo di essere andata terribilmente in rosso, visto che ho comprato e scambiato tanto, e letto meno del solito. Poi ci sono state anche delle riletture e il blocco del lettore, quindi mi sa che sarà stata proprio una tragedia.

lunedì 25 dicembre 2017

Auguri ritardosi

Direi che il titolo dice tutto: credevo di riuscire a ritagliarmi un momento per fare gli auguri per bene e invece tra regali, tra cancellare ogni prova che esseri umani vivono in casa dato che quest'anno il pranzo di Natale si fa a casa nostra... proprio non ci sono riuscita.
Quini non posso più augurarvi di passare un felice Natale, perché l'avrete già passato tutti, e devo andare direttamente a buona fine e buon inizio dell'anno. E che Babbo Natale vi abbia portato tutto quello che avevate chiesto.

venerdì 22 dicembre 2017

mercoledì 20 dicembre 2017

Il baco da seta

Il baco da seta, di Robert Galbraith.

Avevo detto che avrei continuato la serie appena uscita in economica, ed eccomi qua.

sabato 16 dicembre 2017

Funko Pop

Da qualche anno è scoppiata la Funko Pop mania: pupazzini spesso adorabili, spesso a prezzi abbordabili e dei fandom più svariati, che hanno permesso anche a chi ama cose poco mainstream di avere un minimo di merchandise da comprare.
Sapevo che se ne avessi preso uno poi non sarei stata capace di fermarmi, ma i miei amici me ne regalarono sei tutti in una volta per il compleanno vanificando i miei sforzi.
Ecco quindi la mia collezione di Funko Pop, in foto che cercano di avere uno sfondo neutro e un po' di costruzione dati dal fatto che ho ceduto ad instagram e penalizzate dal fatto che non solo non sono un granché nel fare foto, ma sono anche sprovvista tutto ciò che serve per farle carine.
Inclusa una macchina fotografica decente.

martedì 12 dicembre 2017

Libri che (probabilmente) non leggerò mai TAG

Che bello, sto entrando in un blocco del lettore e tutti i miei sforzi a riguardo sembrano solo rimandare l'inevitabile!
La cosa si sta espandendo anche a blog, perché non solo se non leggo niente non ho niente da recensire, ma anche perché sto scivolando pure verso una specie di "blocco dello scrittore" (si può dire anche delle recensioni?), quindi allegria. Credo che cercherò di postare almeno qualche post tipo un tag, che è parecchio che non ne faccio, e magari se ho tempo la mia collezione di funko pop.
Ma ora passiamo ad un tag molto adatto a questo stato d'animo, ossia quello dedicato ai libri che non ho intenzione di leggere. Purtroppo non so chi l'ha creato, io l'ho trovato su youtube dove l'hanno fatto tutti.

mercoledì 6 dicembre 2017

Wonder Woman: Warbringer

Wonder Woman: Warbringer, di Leigh Bardugo.

Ed ecco qua il libro che, con il suo essere gradevole, mi ha ridato speranza nel genere YA e mi ha portato a credere che Flame in the mist avesse possibilità di non fare schifo.

lunedì 4 dicembre 2017

In my mailbox #25

In questi mesi me la stavo cavando bene con lo shopping compulsivo dei libri: ne ho presi tre, seguiti di serie, uno a Lucca Comics perché tornare a casa senza niente era un po' triste, e uno che non so bene come contare visto che l'avevo preso tempo fa ma per un errore non era stato messo nel pacco di ibs e mi è stato invitato in ritardo.
Poi mi sono iscritta ad acciobooks, prima che entrasse nel girone infernale della manutenzione infinita, per cui i cartacei sono aumentati ma tramite scambio - anche se ho avuto fortuna a metà, nel senso che le persone a cui ho chiesto scambi mi hanno considerata zero, ma ho ricevuto richieste... quindi ho usato il sito principalmente per prendere libri non in WL.
Poi c'è stato il Black Friday.
Ho speso poco, ma la situazione è precipitata

martedì 28 novembre 2017

Teaser Tuesday #175

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

Ma tutto questo è niente rispetto al water, affascinante e potenzialmente diabolico, della 1009. Connubio armonioso di forme raffinate e vigorosa funzionalità, corredato di rotoli di carta così soffici che non presentano le solite perforazioni per lo strappo, il mio water è sormontato da questo avviso:
QUESTO WATER È DOTATO DI SISTEMA DI SCARICO
AD ALTO TIRAGGIO. SI PREGA DI NON GETTARE NIENTE
CHE RIFIUTI ORDINARI E CARTA IGENICA
Sì, è proprio un water ad alto tiraggio. E, come la ventola dell'aeratore sopra, non è mica un tiraggio qualsiasi, senza pretese. Lo scarico del water produce un rumore in si alto tenuto, tipo disturbo gastrico su scala cosmica. Insieme a questo rumore arriva una violenta suzione così impressionante e potente che fa paura e allo stesso tempo dà uno strano senso di conforto - i vostri escrementi più che rimossi sembrano risucchiati, e a una velocità tale che vi fa pensare che vadano a finire in un luogo così lontano che diventano immediatamente un'astrazione... una specie di scarico ad alto tiraggio esistenziale.
 - Una cosa divertente che non farò mai più, David Foster Wallace

lunedì 27 novembre 2017

Castelli d'Italia #170

Il castello Malaspina di Varzi si trova in Lombardia e - come si può intuire dal nome - è stato molto legato alla famiglia Malaspina. Le sue origini risalgono alla seconda metà del XIII secolo, quando fu costruito il nucleo più antico del castello, che venne poi ampliato nel 1275 a seguito della divisione della famiglia.
Il castello, stranamente, non ha avuto una grande storia di passaggi di proprietà e fu dei Malaspina fino al 1870, anno in cui passò alla famiglia Odetti per via del matrimonio dell'ultima discendente dell'antico casato. Appartiene a loro tutt'ora, e fu restaurato nel 1983: adesso è aperto al pubblico e viene sfruttato come location per eventi sia pubblici che privati.

sabato 25 novembre 2017

Justice League

Non avevo grandissime aspettative per questo film: ho visto tutti i film della DC, e l'unico che mi è piaciuto (pur con tutti i suoi difetti) è stato Wonder Woman. Sì, lo so che la mia recensione a Batman v Superman non è negativa, ma l'ho riguardato per prepararmi a questo e oddio che palle. Se dovessi riscriverla sarebbe diversa.
Ma passiamo a Justice League.

mercoledì 22 novembre 2017

Le ultime levatrici dell'East End

Le ultime levatrici dell'East End, di Jennifer Worth.

Trovo sempre malinconica la fine di un mondo, anche quando è stata più di mezzo secolo fa e per motivi giusti.

martedì 21 novembre 2017

The Guilty Reader Book Tag

Visto che mi sono infossata in un leggero blocco del lettore (leggo ancora, ma piano e con poco coinvolgimento), ho deciso di fare un tag invece del teaser tuesday del libro che, se va avanti così, avrò in lettura fino a dicembre.
Ecco quindi il Guilty Reader Book Tag, che ho visto fatto da chiunque su youtube.

venerdì 17 novembre 2017

Flame in the mist

Flame in the mist, di Renée Ahdieh.

Ho appena notato il "rientare" invece di "rientrare". Refusi dannati.
Io ero partita con le migliori intenzioni.
Spoiler su Blade Runner (sì, sul serio), ma niente del libro che non sia annunciato dalla quarta di copertina.

mercoledì 15 novembre 2017

Dragon Ball Z: Light of Hope - Full Film

È passato talmente tanto tempo da quando il primo episodio di questa web serie fu messo on-line che ormai ritenevo il progetto morto e sepolto.
Invece... non proprio a sorpresa perché la data di uscita era stata annunciata qualche tempo fa (ma io finché non vedo non credo), ecco qui gli episodi due e tre, uniti in un... episodio molto lungo, o film molto corto.
Sarà valsa la pena aspettare quasi tre anni?

martedì 14 novembre 2017

Teaser Tuesday #174

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"E Trofonio?" chiese Calipso. "Ti capita spesso di dimenticare quando qualcuno è tuo figlio?"
"Non puoi capire... "
"Stiamo cercando un pericoloso Oracolo che fa impazzire le persone. Lo spirito di questo Oracolo è tuo figlio, che forse ce l'ha ancora con te perché non hai risposto alle sue preghiere, costringendolo a mozzare la testa a suo fratello. Mi sembra un'informazione utile da sapere."
"Ho un sacco di cose per la mente! Ed è una mente mortale molto piccola."
"Almeno concordiamo sulle dimensioni del tuo cervello."
"Oh, piantala!" borbottai. "Speravo che potessi darmi qualche consiglio su come procedere. Sei inutile."
"Va bene. Ti consiglio di piantarla di fare il gloutos."
Il termine significava "fondoschiena", solo che in greco antico aveva una connotazione molto più volgare. Cercai di farmi venire in mente una replica a tono, ma non riuscivo proprio a ricordarmi come si dicesse "Senti chi parla" in greco antico.
 - Le sfide di Apollo: La profezia oscura, Rick Riordan

lunedì 13 novembre 2017

Castelli d'Italia #169

Il castello di Salorno si trova in Alto Adige. Non è ben chiara la data della sua costruzione: secondo alcuni risale alla prima metà del XIII secolo, secondo altri al 1150 - l'unica certezza è che venne citato per la prima volta nel 1222. Il nome viene invece dalla famiglia Salorno, che lo fece costruire, e in seguito ebbe anche il nome tedesco Haderburg.
Nel corso dei secoli il castello cambiò svariati proprietari, dagli Asburgo al nobile tirolese Hans von Spaur, ma col tempo perse ogni importanza strategica e, già dal XVI secolo, venne lasciato a sé stesso.
Il castello, oggi, è visitabile in periodi prestabiliti, pur essendo proprietà privata (appartiene al Barone Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi), ma per raggiungerlo è necessaria una salita a piedi di una ventina di minuti.

mercoledì 8 novembre 2017

Baby Recensioni: La Regina del Bosco - Io sono Febbraio

La Regina del Bosco, di Neil Gaiman con illustrazioni di Chris Riddell.
Comprai questo libro per due motivi: il primo era Neil Gaiman, il secondo che fosse esteticamente bellissimo, al punto che lo presi su amazon perchè avevo paura di rovinarlo portandolo a casa in un misero sacchetto. Però non avevo chissà quali aspettative, visto che è molto corto: me lo aspettavo carino, ma poco più.
E invece.
Regina del Bosco non è una rivelazione come è stato The Last Hero, ma è stato comunque una sorpresa: la storia, per quanto sia una sequel-retelling breve, è innovativa e coinvolgente nella lettura. Una giovane regina, tanto prossima alle nozze quanto poco convinta dalle stesse, decide di indagare su una strana malattia che si sta lentamente espandendo, facendo cadere addormentato chiunque si trovi nel suo raggio d'azione.
Si è trattato di una lettura breve (mi ha preso solo un paio d'ore) ma talmente soddisfacente da farmi pensare di essere andata troppo veloce: qui lo stile di Gaiman, unito alle meravigliose illustrazioni, lascia l'impressione di avere tra le mani un piccolo gioiello che merita di essere ammirato in tutte le sue sfumature. Si tratta anche di un lavoro che fa sua la regola "show, don't tell", forse grazie anche a Riddell che la rende letterale, ma non ci sono spiegoni, non ci sono paragrafi sulle caratteristiche dei personaggi: si presentano tramite le proprie azioni e i propri dialoghi.
Una nota sui disegni: leggermente gotici ed eterei, in bianco e nero e oro, sono un valore aggiunto, una parte integrante della storia e non una cosa in più che potrebbe anche non esserci.
Il prezzo del libro - alto - qui lo trovo giustificato: al di là del contenuto, che magari varrebbe anche meno, si tratta proprio di un bell'oggetto che fa la sua figura nella libreria.


Io sono Febbraio, di Shane Jones.
Avevo questo libro in WL da secoli immemori, al punto che in pratica ricordavo solo che c'era: sapevo che parlava di un villaggio in cui Febbraio ha scelto di rimanere portando un lungo inverno, ma non la recensione che me l'ha fatto conoscere e questo è un dettaglio importante. Perchè, direte voi.
Vedete, Io sono Febbraio non è esattamente un libro normale: è, sostanzialmente, un esercizio di stile di Shane Jones, e all'inizio non riuscivo assolutamente a capire come prenderlo. La narrazione non è lineare, si tratta di... pensieri, capitoli che possono essere composti da due pagine, una, un paragrafo, a volte una frase, la grandezza del font che varia a seconda dello stato d'animo del personaggio. È come se l'autore avesse voluto provare a costruire la storia per immagini e sensazioni, più che narrando i fatti che la compongono. Il risultato è un libro particolare, poetico e delicato, ma anche molto confusionario: vien da sé che questa scelta stilistica sacrifica la chiarezza della storia, al punto che - alla fine dei conti - non ho ben capito cosa sia successo, o come, o perchè.
Però è un libro scritto bene, in cui conta più godersi la bellezza delle immagini create, che analizzare. Almeno per me.
Si tratta, anche in questo caso, di un libro particolarmente belle dal punto di vista estetico, però lo consiglio con riserva: è veramente strano, piacevole da leggere ma con un filo logico sfiancante da seguire.

martedì 7 novembre 2017

Teaser Tuesday #173

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

Quella sera Strike camminava lungo lo Strand, buio e freddo, in direzione di Fleet Street, con le mani sprofondate nelle tasche e il passo più veloce che gli consentivano la stanchezza e la gamba destra sempre più dolorante. Rimpianse di avere abbandonato la pace e la comodità del suo adorato letto. Non era sicuro che da quella spedizione serale sarebbe uscito qualcosa di utile, eppure, nella gelida nebbia invernale e quasi contro la propria volontà, rimase colpito una volta di più dall'antica bellezza della vecchia città, con la quale aveva un rapporto ambivalente dai tempi dell'infanzia.
Ogni traccia di belletto turistico era stata spazzata via dalla gelida sera novembrina: la facciata secentesca dell'Old Bell Tavern, con la vetrata a quadri illuminata, trasudava un'antica nobiltà. Il drago che faceva la guardia sulla colonna di Temple Bar era una silhouette feroce e severa che si stagliava nel buio tempestato di stelle che lo sovrastava. E in lontananza la cupola di St. Paul riluceva nella foschia come una luce nascente. Avvicinandosi alla destinazione Strike scorse in cima a un muro di mattoni i nomi che evocavano il passato d'inchiostro di Fleet Street: il People's Friend, il Dundee Courier.
 - Il baco da seta, Robert Galbraith

lunedì 6 novembre 2017

Castelli d'Italia #168

Il palazzo baronale di Archi, chiamato anche castello Lannutti, si trova in Abruzzo in provincia di Chieti. Viene menzionato per la prima volta più o meno nell'anno 1000, mentre il primo documento ufficiale che ne attesta l'esistenza è del 1075.
Castello e il borgo collegato divennero proprietà di Martino di Segua nel 1559, che lo restaurò, anche se poi dovette metterlo all'asta per debiti nel 1563, mentre dal XVIII fu della famiglia Lannutti, per poi essere sequestrato dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale nel 1943. Purtroppo i tedeschi lo minarono, danneggiandolo gravemente: il castello, infatti, versa tutt'ora in pessime condizioni ed è in attesa di restauro.

sabato 4 novembre 2017

Aggiornamenti vari ed eventuali

È da un po' che non riesco più a seguire il blog come vorrei. Oddio, non è che sia mai stata un esempio di iniziative e regolarità, però ultimamente anche il poco che c'era faccio fatica a rispettarlo o non lo faccio proprio quindi - dopo averci riflettuto - ho deciso che invece di sforzarmi io, adatto il blog al mio mood.
In sostanza ci saranno una decisione e due cose a cui sto pensando.
La prima è che ucciderò Comics Experience e i recap di Akatsuki no Yona: per i fumetti di Thor non sono abbastanza costante perchè scrivere recap mi prende un sacco di tempo, col risultato che sono la prima cosa che rimando e passano mesi e mesi e mesi tra uno e l'altro, cosa che non trovo giusta per le tre anime che li leggono.
Per Akatsuki no Yona il discorso è simile, ma con una differenza fondamentale: è stata annunciata la pubblicazione in Italia, per la Star Comics. Direte voi, perchè i recap di una edita in Italia sì, e di una no? La risposta è nel numero di pagine: uno spillato di comics è comunque fattibile, mentre un volumetto di manga contiene tre o quattro capitoli. In sostanza i recap di AnY li dovrei fare comunque con le scan, e non le leggo di manga pubblicati in Italia.

Per i due forse, beh, credo che inizierò anche io a fare le mini-recensioni per quei libri su cui ho qualcosa da dire ma non abbastanza da giustificare un post singolo, devo solo scegliere un nome. Mentre l'ultima riguarda l'affiliazione ad amazon: ho visto molti youtuber farlo e sto seriamente considerando di provarci per provare ad ammortizzare le spese sui libri. Non è una collaborazione, nel senso che non mi verrebbero inviati libri, semplicemente metterei i link ad amazon e se venissero usati per effettuare un ordine, amazon mi verserebbe una piccola commissione.
Anche se mi fa un'impressione strana e non credo di avere lettori sufficienti in primo luogo, ma provare in questo caso non costa niente.

mercoledì 1 novembre 2017

Dolores Claiborne

Dolores Claiborne, di Stephen King.

Credo che Stephen King stia tornando ad essere una presenza costante delle mia vita da lettrice.

martedì 31 ottobre 2017

Teaser Tuesday #172

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"Two blades affixed in their center like a cross would work better." She considered further. "Or perhaps even three. Like a star."
"Why not four?" Yoshi said with amusement. "Alas, you will never see me wieldng a cumbersome thing like that. Any effective kunai would need to be light."
In one flowing motion, he whipped a blade from its sheath and hurled it toward the same breach. "Quick."
Mariko considered the quivering handle. Yoshi had thrown it to strike the exact same place as before. It fit into the previous divot at a near-identical angle. The way the handle shook - trembled into solid motion - brought to mind Okami and his mysterious abilities.
Mariko frowned.
She did not wish to be reminded of anything she did not yet understand.
Especially something pertaining to the Wolf.
Mariko lowered into a crouch. Picked up a twig.
Began to draw.
Indeed.
Why not four?
 - Flame in the mist, Renée Ahdieh

lunedì 30 ottobre 2017

Castelli d'Italia #167

Il castello di Oriolo si trova in Calabria, in provincia di Cosenza, nell'omonima cittadina. Si tratta di una fortezza medioevale costruita in epoca bizantina su una struttura già esistente.
Fu proprietà della famiglia Sanseverino fino al 1497, anno in cui venne conquistato da Ferdinando d'Aragona. Nel 1629 passò ai marchesi Pignone del Carretto, che eseguirono importanti lavori che andarono a modificare l'aspetto del castello.
Il castello cambiò altre volte proprietario, finchè nel 1977 venne comprato dal Comune di Oriolo.

giovedì 26 ottobre 2017

The forgotten sister

The forgotten sister, di Kieran Higgins.

Ho creato l'etichetta "ciclo arturiano" e mi sono resa conto che ho recensito meno di venti libri a tema.
Shame on me.
Spoiler.

martedì 24 ottobre 2017

Teaser Tuesday #171

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"Ce la farete" li spronò Diana. "Vi copro io."
Jason digitò sul cellulare e impartì un breve ordine.
Diana non era sicura della reale fattibilità del piano, ma doveva credere che ci fosse un modo per cavarsela, non soltanto per Alia, ma per tutte le persone che quella sera avevano indossato i loro abiti migliori ed erano venute a bere e a ballare. Percepiva le loro vite mortali come lo scintillio delle lucciole chiuse in un barattolo di vetro.
"Ben sta arrivando" annunciò Jason. "Dobbiamo raggiungere il parco."
Grazie agli dei. Avevano una possibilità. Purtroppo l'unica via d'uscita era attraverso la parete di vetro distrutta alla loro sinistra, ed era troppo esposta. Diana non poteva fare da scudo a tutti e sarebbe bastato un solo proiettile vagante, al momento giusto, con la giusta angolazione... No, non poteva permettere che accadesse. Il gruppo aveva bisogno di una copertura, di un diversivo efficace. Appoggiò la mano al muro del tempio e si domandò se avesse la forza necessario a fare quello che aveva in mente.
"Posso coprirvi mentre uscite dalla vetrata. Ci vediamo fuori."
 - Wonder Woman: Warbringer, Leigh Bardugo

lunedì 23 ottobre 2017

Castelli d'Italia #166

Il castello di Tabiano si trova in Emilia Romagna, nella piccola frazione di Tabiano Castello. Fu costruito dalla famiglia Pallavicino tra il X e l'XI secolo su resti romani, e la sua storia fu da subito una di contese, in quanto nel 1149 i fratelli Delfino e Guglielmo Pallavicino entrarono in guerra per l'eredità, di cui faceva parte anche il castello che ad un certo punto fu conquistato e distrutto. Venne ricostruito qualche anno dopo, e la lotta tra i fratelli era stata così aspra che la loro riconciliazione fu sancita da Federico Barbarossa nel 1158.
Però Delfino Pallavicino morì senza eredi nel 1180 e il maniero divenne proprietà della chiesa, venendo affidato a varie persone nel corso del tempo, finchè nel 1457 tornò agli eredi della famiglia. Dopo che i Pallavicino si estinsero nel 1756 castello e terreni vennero confiscati e riassegnati, ma nell'800 la fortezza era in condizioni di grande degrado. Fu acquistato dalla famiglia Corazza, che lo restaurò facendone prima un'impresa agricola e in seguito un albergo.
È tutt'ora proprietà privata ma visitabile.

martedì 17 ottobre 2017

Zanna Bianca

Zanna Bianca, di Jack London.

Jack London è uno degli autori che mi hanno fatto amare la lettura: Il richiamo della foresta letto la sera è stato, per me, la conferma che con i libri avrei avuto una lunga relazione. Anni dopo lessi pure Zanna Bianca, che tutti mi dicevano essere migliore, e oggettivamente forse lo è ma non si può mettere in discussione l'imprinting, e ora mi è venuta voglia di rileggerlo.
Spoiler? (<- punto di domanda perchè sì, ci sono spoiler ma non riesco a concepire che non si sappia come vanno a finire queste due storie)

venerdì 13 ottobre 2017

In my mailbox #24

Il mio proposito di non comprare cartacei è durato pochissimo, e in più mi sono data alla pazza gioia con gli e-books.
Risultato: prima di entrare su amazon o ibs o libraccio devo aprire la mia TBR e caricarmi di senso di colpa per non eccedere.
Disclaimer: rubrica creata da Kristi di The Story Siren.
Sì, ho una coperta dello stesso colore dei miei gatti

giovedì 5 ottobre 2017

Generazione Perduta

Generazione Perduta - Testament of Youth, di Vera Brittain.

Questo libro appartiene ad un genere per me nuovo: le memorie. Non è un'autobiografia, né un romanzo storico vero e proprio: è una donna che analizza un determinato periodo della sua vita, usando come base i suoi diari e le sue lettere.

martedì 3 ottobre 2017

Teaser Tuesday #170

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

Se mai vi fu un nemico della propria razza, questo fu Zanna bianca. Non chiedeva e non concedeva tregua o pietà; era di continuo sfregiato e sfigurato dai denti del branco, e altrettanto continuamente lasciava sul branco il proprio segno. A differenza di molti cani da testa che, piantato il campo e staccato il tiro, si accoccolavano accanto ai padroni per farsi proteggere, Zanna bianca sdegnava tale protezione. Andava arditamente in giro per il campo, infliggendo di notte la punizione per quello che aveva sofferto durante il giorno. In altri tempi, prima che fosse stato fatto capo del tiro, il branco aveva imparato a fargli largo; ma adesso era un'altra cosa. Eccitati dall'interminabile inseguimento, involontariamente aizzati dal persistere nel cervello della visione di lui che fuggiva, pieni del senso di superiorità goduta tutto il giorno, i cani non potevano capacitarsi di dovergli cedere il passo. Quando appariva tra loro, c'era sempre una zuffa; ogni sua mossa era accompagnata da brontolii, ringhi e morsi. L'aria stessa che respirava era sovraccarica d'odio e di malvagità, e questo non serviva che ad accrescere l'odio e la malvagità dentro di lui.
 - Zanna bianca, Jack London

giovedì 28 settembre 2017

Niente


Niente, di Janne Teller.

Non conoscevo questo libro, e neanche la sua autrice. Non credo che lo avrei mai letto senza la recensione di Denise, che mi ha incuriosita a tal punto da farmelo prendere su IBS appena possibile.
Il libro mi avrà soddisfatta? Scopritelo sotto il cut.

martedì 26 settembre 2017

Teaser Tuesday #169

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

La prezzatrice saltellava con un clac da un barattolo all'altro. Terza fila, quarta fila, ancora una scatola. Mia madre, inginocchiata sul pavimento, stava prezzando delle conserve.
"Ah, sei già tornato?"
"Sono già stato a scuola."
Si tirò su aggrappandosi al montante dello scaffale.
Mi domandò: "E allora?"
"Che ne so? Fra poco vado in ospedale."
Si spostò tra gli scaffali, tirò fuori gli scatoloni e li piegò strada facendo. Io la seguivo con passo lento.
Mia madre disse: "La signora Wittlinger dice che non è più in ospedale."
Era la madre di Frieder.
Commentai: "Dove vuoi che sia? Non lo possono mica mandare a casa!"
Di colpo intuii che Frieder era probabilmente al manicomio, allo Schwarzer Holz. Mi venne da pensare: "Se vai avanti così finisci allo Schwarzer Holz!" Ttutti conscevamo quella minaccia. Mia madre prese una confezione di biscotti al burro, una rete di mandarini, andò alla cassa e pagò.
"Così gli puoi portare qualcosa."
 - La nostra casa, Bov Bjerg

sabato 23 settembre 2017

Ducktales

Non ho ricordi precisi della storica serie Ducktales, più che la trama ricordo gli adesivi che io e mia sorella attaccammo ad un vecchio armadio. Ne segue che il reboot mi interessava il giusto e l'onesto (ossia niente o quasi), tant'è che l'episodio pilota non l'ho guardato ad agosto ma lunedì, quando volevo vedere qualcosa di leggero senza impegno e tutti ne avevano parlato bene.
Sono stata molto, molto ingenua: come hanno fatto a sopravvivere quelli che l'hanno visto ad agosto?
Io devo aspettare un paio di giorni prima che esca la prossima puntata, e non sto nella pelle!

La trama di questo primo doppio episodio è puramente introduttiva: Paperino è il solito disoccupato cronico, ma più che in altre versioni sembra disposto ad accettare un lavoro - uno qualunque - per potersi occupare dei nipotini Qui, Quo e Qua. È anche incredibilmente apprensivo, con somma disperazione dei ragazzini che sono invece curiosi ed avventurosi.
Paperone è il solito scorbutico, ricchissimo e - soprattutto - annoiato: si è lasciato avventure ed esplorazioni alle spalle, isolandosi dal mondo. In pratica interagisce solo con la governante Beakley, e forse con la di lei nipotina Gaia.
Le cose cambiano quando Paperino si trova senza babysitter proprio il giorno di un colloquio, e in mancanza di alternative affida i nipoti a Paperone: i tre iperattivi bambini - assieme all'altrettanto vivace Gaia - non solo combinano un sacco di guai, ma ricordano al vecchio zio quanto gli piacessero le avventure, col risultato che (con la scusa di insegnargli a sopravvivere) Paperone decide di rimettersi in gioco portandoseli dietro.
Possibilmente senza dire niente all'iperprotettivo zio.
I punti di forza di questi due episodi sono molteplici: a livello tecnico ho amato che fosse in 2D e non una mostruosità in 3D, ci sono moltissime citazioni e la sceneggiatura è buona. La rielaborazione dei personaggi, poi, è davvero azzeccata: Qui, Quo e Qua hanno una caratterizzazione distinta; non solo sembra che gli stiano dando delle personalità diverse tra loro, ma hanno addirittura storyline separate e interagiscono con gli altri personaggi singolarmente. Considerando che in genere si completano le frasi e hanno la stessa espressione è un bel passo avanti.
Anche Gaia è migliorata: di lei ricordo solo che era noiosissima (più che un personaggio in cui potevano identificarsi le bambine sembrava fatta per permettere ai bambini costretti a portarsi appresso le sorelline di immedesimarsi), e mi sa che non sono tanto lontata dalla verità dato che ad un certo punto si vede la bambola del suo vecchio design trafitta da una freccia. In questa versione è più alla pari coi nipotini, e ho amato che nessuno abbia detto che è un maschiaggio: che sia una bambina a cui piacciono le avventure e su certe cose più competente degli amichetti maschi è considerato così normale da non dover essere neanche commentato.
Ma le cose che più ho apprezzato sono due, e strettamente collegate: tanto per cominciare pare proprio che Paperino sarà uno dei personaggi principali, che sembra scontato ma nella vecchia serie lui non c'era se non in una manciata di episodi. E per finire... questo reboot avrà sì l'avventura, ma la tematica principale sarà la famiglia e già dal primo episodio si capisce che gli autori erano seri quando l'hanno detto: Paperino e Paperone non si parlano da dieci anni ed è chiaro che è stato qualcosa di gravissimo a portare alla rottura, al punto che Paperino non solo non vuole nemmeno vedere lo zio, ma non ha neanche mai detto ai nipoti che Paperone è loro parente.
È evidente ogni volta che si incontrano che c'è un vissuto tra i due, e il fatto che ci sia una trama orizzontale mi piace, così come il fatto che sembri essere qualcosa di drammatico (non posso farci niente, ho un debole per le trame orizzontali drammatiche), e la scena finale... come si fa a non vedersi tutta la serie dopo aver visto quella?

In definitiva questo primo episodio si presenta come l'argomento a favore dei reboot: è così che dovrebbero essere fatti, sempre.
Nota: per adesso l'unico lato negativo che ho trovato sono i doppiatori dei bambini: è troppo evidente che sono tutti adulti. Però c'è David Tennant che doppia Paperone ed è una cosa meravigliosa come Luke Evans che interpreta Gaston.

mercoledì 20 settembre 2017

Il principe prigioniero

Il Principe Prigioniero, di C.S. Pacat.

Un libro che impazza ovunque, recensioni entusiaste in tutte le lingue.
Indovinate chi non capisce perchè?
Forse spoiler: secondo me sono cose molto ovvie, ma non si sa mai.

martedì 19 settembre 2017

Teaser Tuesday #168

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

Mi resi conto di quanto diventassero preziosi luoghi e persone nel momento in cui la possibilità di non rivederli più diventava una certezza. Nessuna serata trascorsa sul fiume aveva mai avuto il fascino di quella sera, che poteva davvero essere l'ultima di quelle incantevoli serate. Era tutto bellissimo... la curva leggera e i massicci salici, le ombre profonde e verdi nell'acqua sotto la sponda, le efemere azzurre e brillanti che facevano capriole  in aria per poi tuffarsi nell'acqua, scintillando come gioielli esotici sotto i caldi raggi del sole al tramonto.
Sdraiate a pancia in su nella luce del sole, parlammo delle nostre ambizioni letterarie, della guerra, di diventare infermiere, di andarcene dal college per un po' e forse non tornare mai più. La deliziosa estate di Oxford mi riempì di rimpianti. Quell'anno avrei voluto fare cose meravigliose, costruire le basi di una notorietà che sarebbe cresciuta sempre di più e durata tutta la vita... e invece si erano intromessi la guerra e l'amore, a contendersi i miei fiduciosi sogni irrealizzati. Per me, così come per Roland, dal 1914 tutto ciò per cui avevo lottato aveva iniziato a trasformarsi in polvere e cenere.
 - Generazione perduta, Vera Brittain

lunedì 18 settembre 2017

Castelli d'Italia #165

La villa medicea La Petraia si trova a Firenze, ed è considerata una delle più belle ville medicee. Fu costruita nel XIV secolo ed inizialmente apparteneva ai Brunelleschi, che la vendettero nel 1422 alla famiglia Strozzi. In seguito fu dei Salutati e, nel 1544, fu venduta a Cosimo I de' Medici, ma solo nel 1587 iniziò la vera e propria trasformazione da fortilizio a dimora signorile. Nel corso degli anni la villa ebbe una funzione principalmente di residenza, a differenza - ad esempio - della villa di Castello che era di rappresentanza. Tuttavia verso la fine del '700 la villa aveva perso importanza ed era stata spogliata, furono perciò i Lorena a riarredarla e a restaurarla. In seguito divenne residenza di Vittorio Emanuele II di Savoia, e nel 1919 fu donata allo Stato Italiano.

venerdì 15 settembre 2017

MID YEAR freak out book tag

Era da tantissimo tempo che non facevo un tag, quando all'improvviso ho trovato questo sul blog Drops of colors: dieci domande per fare un bilancio delle letture compiute fino a questo momento, perfetto per una procastinatrice professionista come me. Si può dire che questo tag ha una "data di scadenza", visto che serve a tirare un po' di somme di metà anno quindi o lo facevo ora, o mi toccava farlo l'anno prossimo.

mercoledì 13 settembre 2017

Revival

Revival, di Stephen King.

Per quanto strano possa sembrare, Stephen King è un autore che ho conosciuto alla fine dell’infanzia e nella prima adolescenza: lo leggeva mia madre, e io – alla veneranda età di undici anni – lo leggevo di nascosto quando andava a fare la spesa e si portava dietro mia sorella. Di conseguenza King è stato uno degli autori che ho abbandonato una volta raggiunta la maturità e solo ultimamente, complice una ventata di nostalgia portata dal trailer di It, ho ricominciato a leggerlo. Ho riletto It, appunto, e mi è venuta voglia di qualcosa di nuovo. Ho preso Revival per la profondissima ragione che è stato il primo che mi sono trovata sotto mano.

martedì 12 settembre 2017

Teaser Tuesday #167

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"Quando vidi il dolore che ti aveva provocato la morte di Occhi-di-notte, pensai che non avrei mai voluto provare una cosa del genere. E quando Rete ha perso Incognita, mi sono detta che ero stata saggia a evitare di condividere il mio cuore con un animale, sapendo che alla fine avrei dovuto sopportare lo strazio della perdita." Spostò lo sguardo da Rete, intento a versare il tè per tutti, e incontrò i miei occhi increduli. "Però poi ho visto la felicità di Rete nell'unirsi a Sorvolo. Sono sola da molto tempo, e non vado ringiovanendo. Dovrò portarmi questo rimpianto nella tomba, il fatto di non aver compreso appieno la magia che possedevo?"
Fece una pausa. Nei suoi occhi c'erano echi di rabbia e di sofferenza. "Sì. Ho lo Spirito. E tu lo sapevi, Fitz, vero? Molto prima che io lo sospettassi. E sapevi che lo Spirito che ha messo in pericolo Devoto quando era un ragazzo veniva da me."
Scelsi con cura le parole con cui rispondere. "Mia signora, penso sia probabile che venisse da suo padre quanto da te. E, in ultima analisi, non importa da dove venisse. Anche adesso, possedere lo Spirito può portare... "
"A me importava." Ribattè a bassa voce. "E importa ancora. Quello che all'epoca ho sentito fra me e Occhi-di-notte non era immaginario. Se, durante il nostro soggiorno nelle Montagne, ne fossi stata consapevole, gli avrei fatto sapere cosa significava per me quel sostegno."
"Lo sapeva", mi affrettai a rassocurarla. "Lo sapeva, non temere."
Vidi il suo petto alzarsi e abbassarsi contenendo a stento l'emozione. La sua severa educazione delle Montagne fu l'unica ragione per cui non inveì contro di me. Parlò invece con calma. "A volte ringraziare qualcuno è più importante per la persona che porge il ringraziamento che per quella che lo riceve."
 - L'assassino: la vendetta, Robin Hobb

martedì 5 settembre 2017

In my mailbox #23

Ed ecco qua mesi e mesi di acquisti, col risultato che la situazione sembra molto più tragica di quanto non sia. Ciò non toglie che abbia fatto voto di non comprare libri cartacei mai più, visto che ho esaurito il posto dove metterli (ma vediamo quanto ci metterò ad infrangerlo).
Disclaimer: rubrica creata da Kristi di The Story Siren.
Poteva andare peggio, dai.

lunedì 4 settembre 2017

Castelli d'Italia #164

La rocca Manfrediana e Veneziana di Brisighella (conosciuta anche coi nomi separati, ossia rocca Manfrediana, rocca Venezia, o rocca di Brisinghella) si trova in provincia di Ravenna, a Brisighella.
Le sue origini risalgono al XIV secolo: la sua costruzione fu iniziata da Francesco Manfredi, e rimase di proprietà della famiglia fino al 1500, quando passò a Cesare Borgia per tre anni. In seguito, dal 1503 al 1509, appartenne alla Repubblica di Venezia che le diede l'aspetto odierno, mentre dopo entrò a far parte dello Stato Pontificio fino a quando la Romagna non si unì al Regno d'Italia.
Nel XIX secolo è stata restaurata, e oggi ospita un percorso che illustra il rapporto tra uomo e gesso, materiale che ha caratterizzato l'economia del borgo.

giovedì 31 agosto 2017

Amanti e regine

Amanti e regine, di Benetta Craveri.

Negli ultimi ho cercato di avvicinarmi non solo alla narrativa storica, ma anche ai saggi e alle biografie. Ciò mi ha dato qualche problema: tanto mi piace la storia, tanto non mi piace comprare libri su un argomento specifico senza qualche garanzia sulla qualità.
Questo per dire che Amanti e regine mi ha colpita moltissimo in libreria, visto che l’ho preso senza sapere niente dell’autrice e di quale sia la sua reputazione.

martedì 29 agosto 2017

Teaser Tuesday #166

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

Aspetta! gridò Jake e corse attraverso il campetto per cercare di raggiungerlo. Urtò con la punta del piede un robot fracassato che sembrava un trattore giocattolo. Perse l'equilibrio e cadde in ginocchio stracciandosi i pantaloni. Non badò al bruciore della scorticatura. Aspetta! Devi spiegarmi che cos'è tutto questo! Devi dirmi perchè mi stanno succedendo queste cose!
Per via del Vettore, rispose il ragazzo ridotto ormai solo a un paio di occhi sospesi nel vuoto, e per via della Torre. Alla fine ogni cosa, anche i Vettori, sono al servizio della Torre Nera. Pensavi che sarebbe stato diverso per te?
Jake si rialzò maldestramente. Lo troverò? Troverò il pistolero?
Non lo so, rispose il ragazzo. Ora pareva che la sua voce giungesse da un milione di miglia. Io so solo che devi provare. In questo non hai scelta.
Era scomparso. Il campetto di pallacanestro in mezzo al bosco era deserto. L'unico rumore che Jake udiva era il brontolio sommesso della misteriosa macchina e non gli piaceva. C'era qualcosa di sbagliato in quel rumore e aveva l'impressione che avesse un'influenza negativa sulla rosa o viceversa. Era tutto collegato, in qualche modo.
Raccolse la vecchia palla consunta e la tirò. Centrò in pieno l'anello... e scomparve.
Un fiume, sospirò la voce del ragazzo invisibile. Fu come un alito di brezza. Arrivava da nessuna parte e da ogni parte. La risposta è un fiume.
 - Terre Desolate, Stephen King

lunedì 28 agosto 2017

Castelli d'Italia #163

 
La fortezza di Volterra, chiamata anche fortezza Medicea, è situata nel punto più alto della città di Volterra ed è composta da due strutture: la Rocca Vecchia, costruita nel 1342 dal duca Gualtieri VI di Brienne, e la Rocca Nuova, voluta da Lorenzo il Magnifico ed edificata tra il 1472 e il 1474.
La rocca aveva inizialmente lo scopo di difendere la città e la zona, ma dopo la conquista di Volterra da parte di Firenze le cose cambiarono: pare che fu Federico da Montefeltro a suggerire il suo ampliamento, ma con lo scopo di controllare la città. Da quella posizione, infatti, le truppe fiorentine erano in grando di sorvegliare la situazione ed intervenire tempestivamente in caso di rivolta.
La rocca oggi è tutt'oggi un carcere di media sicurezza, assolutamente non accessibile e non visitabile salvo in rari giorni e solo per alcuni ambienti.

venerdì 4 agosto 2017

Abaddon

Abaddon, di Giuseppe Menconi.

Questo è il secondo libro di Giuseppe Menconi che leggo e niente, si conferma il talento.

martedì 25 luglio 2017

La spada spezzata

La spada spezzata, di Poul Anderson.

Ci sono dei libri che non li hai mai sentiti nominare prima, poi, quando entrano nel tuo radar e raccogli qualche informazione, scopri che sono dei cult. Magari non tutti li hanno letti, ma tutti quelli che l'hanno fatto ne sottolinano il valore.
La spada spezzata è uno di questi.

lunedì 17 luglio 2017

I trasfigurati

I trasfigurati, di John Wyndham.

Quando ho letto Il giorno dei Trifidi sono rimasta piacevolmente sorpresa, perciò quando ho visto in libreria un suo altro lavoro non ho potuto resistere.

martedì 11 luglio 2017

La Guerra delle Rose - Bloodline

La Guerra delle Rose - Bloodline, di Conn Iggulden.

Terzo volume per la serie di Conn Iggulden che racconta la guerra delle rose, ed è il momento di cambiare le carte in tavola.

lunedì 3 luglio 2017

Il Quarto Fato

Il Quarto Fato, di Laura Mac Lem.

Laura Mac Lem è più o meno diventata la mia scrittrice di retelling preferita: dopo Regina di fiori e radici ho preso Il Quarto Fato praticamente a scatola chiusa, perchè dalla quarta (e dalle recensioni) non sono riuscita a capire di che cosa parlasse. Ma zero proprio.