giovedì 15 ottobre 2015

Akatsuki no Yona #16 e #17


Iniziando a mettere insieme i pezzi della profezia il gruppo comincia ad allargarsi.

Capitolo 16: Location of the Dragon & Capitolo 17: An Expectant Waiting

I nostri eroi non sono arrivati a Silent Hill: hanno trovato il villaggio nascosto nella nebbia. Una gran fortuna, non fosse che quelli non apprezzano gli stranieri e sembrano abituati a gestirli in un modo preciso: morte, cattura o ferite gravi.
La situazione resta in stallo per due vignette, poi Hak decide di sfruttare le leggi della fisica di anime e manga secondo cui se ti agiti proprio tanto la nebbia se ne va.
Il cambiamento non è risolutivo: molto semplicemente vedono le decine di persone che li circondano, ancora più decisi ad ucciderli perchè sanno esattamente dove sono invece di esserci finiti per caso... notizia che allarma moltissimo Yona: cosa hanno fatto a Yoon?
Prima di ottenere risposte l'uomo al comando nota che i capelli della principessa sono rossi. Segue momento di confusione e sorpresa (dovuti in parte al fatto che è una ragazza), poi le chiede da dove venga.
Dalla terra del vento, è la risposta, ma anche Yona ha una domanda.
Yona: Siete coloro che possiedono il sangue di uno dei draghi?
Anziano: No. Siamo i protettori del drago bianco.
Che sorpresa inaspettata
Non solo pare che abbiano trovato uno dei draghi, ma hanno anche vinto un tour guidato nel villaggio, mentre Yoon è stato messo in gabbia. Ovviamente nel momento in cui scoprono che fa parte del gruppo viene liberato con tante scuse, lasciandolo molto perplesso: Hak lo aggiorna sul fatto che nel momento in cui hanno visto la principessa l'atteggiamento generale è passato da ostile a servile... anche se in effetti, più che per la principessa, pare sia stato per i capelli.
Gli viene comunque spiegato che lo scopo degli abitanti del villaggio è eliminare chiunque cerchi di ottenere il potere di Hakuryuu (letteralmente drago bianco, ma lo lascio in originale perchè è usato come nome e titolo) ed assicurarsi che la linea di sangue continui. La reverenza nei confronti dei capelli rossi è dovuta al fatto che li aveva anche re Hiryuu, e quindi c'è la possibilità che Yona sia la persona che stavano aspettando. Approfondire, però, è fuori questione e nessuno sembra particolarmente propenso a dirgli cosa gli faranno se Yona non fosse chi credono.
Ad ogni modo il villaggio è composto interamente da discendenti del primo Hakuryuu, ma soltanto uno ne manifesta il potere nella mano destra.
Ed ecco che il nostro punto di vista si sposta su Hakuryuu, un po' confuso perchè la mano gli fa male dalla mattina. Apprezzo molto come si svolge l'introduzione: in una manciata di vignette è subito chiaro che questa persona è stata protetta da tutto e tutti, e che è frustratissimo non solo per essere tenuto sotto una campana di vetro nonostante sia lui - teoricamente - a dover proteggere gli altri, ma soprattutto per la consapevolezza che se non arriverà la persona che ha bisogno di lui lo scopo della sua vita sarà solo ed unicamente aspettare che nasca il suo successore.
Hakuryuu: Chi è il padrone che dovrei proteggere? Quando arriverà? Se questo potere non è necessario in quest'epoca, allora io esisto solo per continuare la linea di sangue.

Oltre ai non troppo simpatici dubbi esistenziali, il ragazzo subisce anche delle notevoli pressioni per sposarsi e mettere su famiglia... motivo per cui è quasi sollevato nello scoprire che ci sono intrusi al villaggio: almeno può proteggere la propria casa.
Inconsapevole del problema in avvicinamento, Yona parla con Hak: con nuove informazioni sui draghi (il prescelto non nasce alla morte del precedente ma in un momento casuale della sua vita, e quando succede il potere passa lentamente da uno all'altro) è ancora più dubbiosa sul suo diritto di chiedere il loro aiuto, e quindi è meglio che Hak si prepari: non ha intenzione di obbligare Hakuryuu a seguirli e se rifiuterà dovrà insegnarle a combattere sul serio.
Questo è il momento in cui il drago in questione arriva e lui è Yona si guardano. È subito chiaro che c'è una profezia in atto: come Hakuryuu la vede sente le parole dell'antico patto che legava i draghi ad Hiryuu, e il sospetto che Yona possa essere davvero il nuovo "padrone" si rafforza.
Approvo
Il diciassettesimo capitolo si apre con un flashback di Hakuryuu, che non si chiama così anche se tutti lo chiamano così: il suo nome è Kija, e lo vediamo parlare con il padre nonchè suo predecessore. L'uomo spiega al figlio che il loro scopo è proteggere il re, e che quando questi arriverà lo saprà perchè sarà come se il suo sangue lo chiamasse. Ciò è una gran fortuna per Yona: riceve una dichiarazione di fedeltà prima ancora di salutarlo e ne è un po' sconcertata, soprattutto quando l'intero villaggio comincia a chiamarla "re" nonostante sia una ragazza e nonostante non sia una discendente diretta di Hiryuu. La cosa interessante, però, è che come Kija è stato subito attratto da Yona anche lei sembra attratta da lui, sia pure in misura minore.
Ad ogni modo vuole essere chiara:
Yona: Io non sono il tuo re o la tua padrona. Voglio il potere degli dei per proteggere me stessa e i miei amici. Mi sto comportando da persona cattiva. In più, ho intenzione di viaggiare per trovare anche gli altri tre draghi. Per prima cosa, vorrei chiedere il prestito il tuo potere. Posso?
Kija: Sarebbe il mio più grande onore. Non importa chi voi siate o che tipo di obbiettivo abbiate: da questo momento in poi sono il vostro drago.

Yoon e Yona sono sorpresi dalla semplicità della cosa, e sperano che possa replicarsi anche con gli altri tre draghi, mentre Hak è... piacevolmente impressionato dal modo in cui Yona si è posta.
È chiaro, tuttavia, che per Kija non si è trattato di una mossa avventata: a parte che è stato cresciuto con l'idea che avrebbe dovuto servire il suo signore punto, sembra proprio che per lui portargli/le soccorso sia un'urgenza fisica che lascia poco spazio al libero arbitrio.
Mi pare eticamente discutibile
Ma lasciamo da parte l'angolo della teoria perchè aggiungere un nuovo elemento ad un gruppo che funziona può portare conflitto... soprattutto se qualcuno ha un'atteggiamento rustico e l'altro ha un'idea di tatto molto personale: in pratica Hak si presenta da Kija per ispezionargli casa e vedere se ha qualcosa di utile al viaggio. Kija è scazzatissimo e gli offre dei soldi per andarsene.
Non dalla sua casa. Dal gruppo: adesso la principessa può proteggerla lui. C'è anche una profezia a riguardo.
Potete immaginare come la prende bene Hak.
I due bambini si dirigono quindi dai genitori per perorare la propria causa: Hak dice a Yona che Kija non va bene e devono trovare qualcun altro; Kija ribatte che lui è destinato a proteggerla quindi è Hak che deve andare via; Hak ribatte che un ragazzino vissuto sempre in casa come lui non può certo campare a lungo nel mondo vero... alla fine Yoon prende in mano la situazione chiedendo cosa cavolo è successo mentre non guardavano. Hak fa la spia: Kija gli ha dato dei soldi perchè se ne andasse. Mentre Yoon gli fa notare che, però, i soldi li ha tenuti, Kija si lascia scappare che sono i quattro draghi a dover stare accanto alla principessa... e non fa neanche in tempo a finire la frase che Yona, con somma sorpresa di Hak, dice subito di no.
Yona: Hak è mio amico fin dall'infanzia! Anche dopo che abbiamo lasciato il castello... e perfino dopo che sono rimasta sola... non mi ha abbandonata ed è rimasto a mio fianco! È una persona importante per me! Se Hak non può venire, allora non voglio farlo!
Di base Yona deve gestire la prima crisi familiare ma se la cava bene: mentre Hak gongola e Kija è abbattutissimo riequilibria la situazione rassicurandolo che ha comunque bisogno di lui e - nello specifico - gli affida la missione di proteggere Hak.
Cosa che li fa litigare ancora di più, e porta Yoon e Yona a mollarli lì perchè sono irritantissimi.
Diciamo che il viaggio si prospetta più vivace, ma prima che partano i compaesani di Kija vengono a dirgli addio: è una scena buffa e commuovente perchè si vede che anche se Kija si considera solo l'ultimo di una lunga lista, loro gli vogliono bene davvero. E la nonna che gli consegna di tutto e di più (inclusa un'amante) per affrontare il viaggio, e lui che si preoccupa che si affatichi troppo mentre non c'è... niente da fare, questo manga riesce a far capire la profondità di un legame anche con pochissime scene a disposizione, e l'addio tra i due ne è l'esempio: non solo le parole di lui, ma la promessa di lei di essere la prima a salutarlo al suo ritorno... mi sono commossa (per la cronaca, si è commosso anche Yoon).

Fuori dal villaggio i nostri adesso quattro eroi devono decidere cosa fare: la pista che avevano l'hanno già esaurita... ma per fortuna c'è il deus ex machina: Kija è in grado di percepire la presenza degli altri draghi. La cosa buffa è che perfino i personaggi commentano come la cosa sia conveniente, e mentre i nostri si avviano verso il drago più vicino (con Hak che infastidisce la new entry senza pietà) Yona si rende conto di una cosa: lo conoscono solo come Hakuryuu che però è un titolo. Come ti chiami, è ciò che gli chiede. Una domanda così semplice ed ovvia che porta una nuova ventata di tristezza: a parte i suoi genitori nessuno l'ha mai chiamato Kija, e non pensava che sarebbe successo di nuovo.
Cavolo, ci credo che si identifica così tanto col suo ruolo se per la maggior parte della sua vita gli hanno martellato in testa che è il personaggio di una profezia invece di una persona vera.
Fortuna che è arrivata Yona ad introdurlo a un mondo dove lo chiameranno per nome.

Un drago andato, tre da recuperare. Devo dire che questi due capitoli sono abbastanza nella norma e hanno avuto la sfortuna di venire dopo una serie di capitoli praticamente perfetti; non è che siano brutti: sono semplicemente meno rispetto a quanto li ha preceduti, e non escludo che andare sul sicuro fosse voluto. La cosa più interessante, ovviamente, è Kija: la sua esistenza è la prova che la leggenda corrisponde al vero, e la sua reazione a Yona implica pesantemente che lei sia in qualche modo legata ad Hiryuu pur non essendone (per quanto ne sappiamo) una discendente. La stessa reazione mi lascia perplessa: da un lato suppongo che dovremmo aspettare almeno il prossimo, ma poichè non vedo perchè non debba succedere la stessa cosa... queste persone non hanno stretto un patto con gli dei, ma a quanto pare hanno ereditato il dovere di onorarlo. Hanno una scelta in merito? A Kija hanno martellato in testa tutta la vita che il suo unico scopo era quello, al punto che ha detto subito che l'obbiettivo di Yona non gli interessa, ma se uno degli altri avesse una vita? Non credo che la principessa obbligherebbe nessuno, ma avrebbero voce in capitolo?
Ma per questo bisognerà aspettare di vedere gli altri: adesso impariamo a conoscere Kija e il suo convenientissimo Dragon Radar.

2 commenti: