domenica 21 aprile 2013

Walk of Punishment

Game of Thrones ci sta regalando tante cose belle, e tra queste c'è l'adattamento delle canzoni più iconiche. Se fino ad ora abbiamo avuto adattamenti a sfare de The Rains of Castamere (orchestra; cantata da Bronn e cantata da Thoros di Myr) e dell'inno sacro cantato da Sansa, a questo giro abbiamo The Bear and the Maiden Fair (cantata e versione rock!).
Avanti. Ora voglio la versione ufficiale di The Last of the Giants e The Dornishman's Wife.

L'episodio si apre con nuovi personaggi e nuove ambientazioni: siamo a Delta delle Acque per il funerale del padre di Catelyn.
Il legame tra il casato Tully e l'acqua viene sottolineato più volte, ma non in maniera violenta e crudele come per i Greyjoy: oltre al simbolo, vediamo come l'usanza locale sia il funarale vichingo (ma sospetto che sia più che altro per i lord) e come la fattura delle armature sembri ricordare le scaglie dei pesci.
La scena è perfetta anche per la capacità di presentarci due personaggi senza alcun dialogo: da un lato abbiamo Edmure Tully, fratello minore di Catelyn, che fallisce tre volte nel dare fuoco alla barca che porta il corpo del padre. Dall'altro abbiamo Brynden "Pesce Nero" Tully, lo zio, che dopo aver bruscamento scostato il nipote non ha neanche bisogno di guardare per sapere di aver fatto centro.
E già qui sappiamo chi è il badass, e chi il pallone gonfiato. Opinione confermata nella scena successiva: Edmure, per arroganza, ha rovinato i piano di Robb, piani che gli avrebbero permesso di distruggere una volta per tutte Gregore Clegane.
Nonostante l'atmosfera meno disperata, Robb è consapevole di essere in netto svantaggio rispetto a Tywin. Che ha pazienza e possibilità di perdere uomini.

Un'altra scena semplicemente geniale è quella ad Approdo del Re, precisamente al concilio ristretto: in una nuova, piccola stanza, i consiglieri si lanciano sulle sedie per essere il più vicino possibile al Primo Cavaliere, una dimostrazione di potere che viene vinta da Cersei (arrivata in elegante ritardo, semplicemente porta una sedia accanto al padre) ma soprattutto da Tyrion, che si mette capotavola nel modo più irritante possibile.
Adoro come si veda il modo in cui la lotta per il potere si porta avanti in subdoli modi: nelle scorse puntate c'era la guerra di moda tra Cersei e Margaery, e ora questo. Semplice classe.
Interessante quanto viene deciso: Ditocorto deve ottenere la mano di Lysa Tully, la sorella pazza di Catelyn. Lo scopo è semplice: assicurarsi la Valle, e picchiare ancora sul morale di Robb Stark con il tradimento della zia.
Petyr è certo di riuscire: a quanto pare tra lui e la donna ci sono dei trascorsi, e mettendo insieme quanto sappiamo: Petyr era/è innamorato di Catelyn mentre Lysa era innamoratadi lui.
Comunque, la partenza di Ditocorto rende vacante il posto di Maestro del Conio, prontamente affidato a Tyrion.
Trovo molto... miope che un regno pesantemente indebitato come Westeros affidi le proprie finanze ad un uomo che ammete di non essere in grado di portare a termine il compito, specie se l'obbiettivo è farlo fallire. Come sembra dalle faccie di tutti.
E veniamo a sapere la corona è stata indebitata con la temibile Banca di Braavos. Seriamente, perchè la gente vuole così tanto quella maledetta sedia?

Poche parole su Arya e Stannis: la prima è ancora "ospite" della Fratellanza senza Vessilli, che si appresta a portare il Mastino dal suo misterioso capo. Siamo anche testimoni di uno dei pochi addii non violenti della serie: Hot-Pie decide di restare alla locanda come sguattero.
Il secondo vede invece partire Melisandre. Stannis vorrebbe concepire un altro demone-ombra con lei, e non è chiaro se sia una scusa per portarsi a letto la sacerdotessa, o un modo facile per liberarsi di Joffrey e Robb... e qui siamo introdotti per la prima volta al limite della magia: un ulteriore concepimento ucciderebbe il Re, per cui meglio cercare qualcun altro che abbia il suo sangue.

Di là dalla Barriera, intanto, proseguono due trame: Mance Ryder trova quello che resta dell'accampamento di Mormont, dove gli Estranei si sono dati all'arte moderna. La notizia peggiore, però, è che i cadaveri visti da Orell non ci sono più, segno che circa duecento dei Guardiani della Notte migliori sono adesso ad ingrossare le fila dell'unico nemico comune.
A questo punto Mance non ha intenzione di aspettare: Jon viene incluso nel gruppetto che scalerà la Barriera per attaccare i Guardiani dal lato scoperto.
They got a big old wall to hide behind, but it only guards one side.
La notizia non è bella, perchè i Guardiani non sono in grado di reggere un attacco dei Bruti e uno degli Estranei.
Mormont, intanto, è riuscito a portare i superstiti fino a casa di Cratser, dove gli equilibri sono drasticamente cambiati: il vecchio sa benissimo che stavolta è lui a dettare le condizioni e non sembra spaventato dal gruppo di uomini infreddoliti e disperati. E' arrogante, molto più di prima.
Sam, dal canto suo, riesce a rivedere l'amata Gilly: la ragazza, nella costernazione generale, partorisce un maschio.

All'altro capo del mondo, Astapor continua a mostrarsi come un mondo crudele, completamente diverso rispetto ai Sette Regni, dove è possibile crocifiggere schiavi per strada per provare il punto.
Daenerys è disgustata da quanto la circonda, così come dall'idea di comprare degli schiavi, e i consiglieri non l'aiutano: Barristan è assolutamente contrario, ricordandole come gli uomini avessero scelto di dare la loro vita per suo fratello Rhaegar perchè lo rispettavano. Jorah è più pratico.
Rhaegar fought valiantly. Rhaegar fought nobly. Rhaegar died.
A questo si aggiunge che gli Immacolati non si lanceranno in stupri e razzie, permettendo di limitare i danni collaterali sui civili.
La giovane riesce a spiazzaretutti non solo comprando ogni singolo Immacolato, ma soprattutto con il pagamento: uno dei draghi. Dany è semplicemente orgogliosa, regale, decisa. Sa quello che vuole, lo ottiene (più Missandei in dono) e rimette al loro posto i due consiglieri, che le hanno mancato di rispetto contraddicendola in pubblico, trattandola da ragazzina e non da regina. E Daenerys non è più una ragazzina.

E ora ci sono gli on the road: Theon viene fatto scappare dal ragazzo delle pulizie, che gli spiega dove incontrare la sorella Yara, ma una volta arrivato si ritrova da solo.
Per circa tre secondi, prima di essere raggiunto dai propri carcerieri ed essere quasi stuprato. Viene salvato in extremis dal ragazzo che è anche un arciere provetto (e inquietante). Vedremo cosa gli succederà nel prossimo episodio.

Se Theon sembra aver riguadagnato la libertà, Jaime e Brienne l'hanno persa: dopo un nuovo battibecco, Jaime consiglia alla ragazza di non ribellarsi alle violenze che sicuramente subirà durante la notte, per evitare botte o peggio, anche se è chiaro che lei non si farà violentare senza colpo ferire. E quando arriva il momento, Jaime è chiaramente turbato, al punto di mettersi in gioco: nello stesso modo in cui Tyrion si comprò la libertà nella prima serie, lo Sterminatore di Re "compra" la verginità di Brienne, assicurando che Selwyn Tarth pagherà un lauto riscatto per l'incolumità della figlia.
Purtroppo il modo di fare dei Lannister è sempre lo stesso: un non troppo velato senso di superiorità, che in questo caso non paga. Locke non è stupido e non è manipolabile, e anche se gli fa piacere avere due ostaggi importanti invece di uno, non gradisce la spacconeria di Jaime pronto a sventolare i soldi e il nome del padre: nessuno dei due e lì, e per ricordarglielo gli taglia la mano della spada. Un gesto improvviso, violento, che va a colpire Jaime molto più profondamente di quanto non sembri: lontano dalla famiglia, e incapace di combattere, non ha più niente di quanto lo definiva. E non potrà più combattere.

Un'altro ottimo episodio, ma ancora introduttivo.
Anche se succedono diverse cose importanti, è la terza volta di fila che vediamo costruire per gli avvenimenti futuri, e per quanto scrittura e interpretazioni siano ottime, forse sarebbe il caso di velocizzare un po' gli eventi... anche perchè a causa dei tanti personaggi alcune sottotrame sembrano andare avanti di due minuti alla volta (specie quelle al di là della Barriera).
Comunque, frammentarietà a parte (che era inevitabile visto il taglio dell'opera) la qualità rimane altissima.

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