giovedì 4 aprile 2013

The Selection


The Selection, di Kiera Cass.

The Selection è un romanzo di cui si è parlato tanto: c'è chi l'ha amato; chi l'ha odiato; l'autrice è finita in una mega polemica dopo aver infamato su twitter una ragazza che l'ha recensito negativamente insieme alla sua agente e proponendo di truccare i voti su GoodReads (il tutto senza rendersi conto di essere in una discussione pubblica)... abbastanza da attirare il mio interesse.
Si tratta di un romanzo distopico, o quello che l'autrice crede sia distopia dopo aver letto la definizione sul dizionario (non wikipedia: la pagina è troppo articolata). A mio modesto parere è una grande idiozia, ma di postivo ha il non essere noioso fino alla morte come Alice in Zombieland: l'ho letto col cervello spento e mi ha fatto fare grandi risate (credo che un amante della distopia col cervello acceso finirebbe così).

Una nota positiva va alla cover: è simile a quella degli altri YA, con la gnocca in abito lungo, ma non è il classico vestito da Victoria Frances e fa capire che siamo in tema concorso di bellezza. E la tipa sta facendo la pubblicità ad un deodorante. Oppure è stata beccata dal fotografo mentre si controllava l'ascella e ha tentato di trasformare la posa da imbarazzante ad ammiccante.
Non ho cuore, lo so.

Spoiler.

In un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, l'erede al trono seleziona la propria moglie grazie a un reality show. Spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l'occasione di una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un Palazzo che non conosce. Perdendo così l'unica persona che abbia mai amato, il coraggioso e irrequieto Aspen. Poi però America conosce il Principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare...

Sulla trama c'è poco da dire: America Singer viene estratta alla lotteria insieme ad una trentina di ragazze per partecipare ad un reality show, il primo premio è la mano del principe e una vita di lusso, quello di consolazione una promozione. Il problema è che America è innamorata di un altro, che l'ha mollata, e c'è una ribellione. E una guerra. O forse sono la stessa cosa.
Non l'ho capito e non mi importava.
L'ambientazione è originalissima: c'è stata la Quarta Guerra Mondiale, il mondo come lo conosciamo non esiste più. O meglio, l'America (no, non la protagonista, la nazione) non esiste più: al suo posto c'è Illea, dove la società per qualche motivo è divisa a caste che vanno da uno a otto e dove devi lavorare per avere denaro.
America (no, non la nazione, la protagonista) è una cinque, ossia abbastanza in basso da vedere che il Mondo è Ingiusto ma abbastanza in alto da non essere povera per davvero. La sua è stata una vita di privazioni: ha una stanza tutta per sé, può mangiare solo all'ora dei pasti, non ha i trucchi e i vestiti che vorrebbe.

Ci viene detto che Illea ha alcuni problemi a trovare il suo posto nel mondo: è una nazione giovane (ma vecchia abbastanza da aver dimenticato tutte le tradizioni che c'erano prima), e le altre tendono a fare un po' le bulle. La politica estera consiste nel maritare le Inutili Femmine con capi di stato stranieri, mentre l'Erede si sposa in casa, pescando tra una trentina di faciulle scelte a caso (no). Come politica direi che si trova sotto l'alleanza tra le armate verdi e quelle rosse per sconfiggere i carri armati blu, e appena sopra una trattativa bancaria a Monopoli.
Il guaio è che la famiglia reale è stata maledetta da una serie di figli unici e maschi, col risultato che l'alleanza diplomatica langue, mentre quella con Gente a Caso prospera... un po' come se i Targaryen avessero fatto sposare Rhaegar (maschio) con Viserys (maschio) perchè l'usanza era accasarsi tra fratelli e chi siamo noi per piegarci di fronte al bisogno e al buon senso?

C'è anche una lezione di storia che è una delle cose più comiche che abbia letto ultimamente: inzia con la Cina (prima) e la Russia (poi) che invadono gli U.S.A. senza che nessuno se ne accorga, continua con i paesi dell'Unione Europea che si alleano tra loro e finisce con un privato cittadino che salva capra e cavoli donando "soldi e conoscenza". Poi si proclama re, cambia nome alla nazione, istituisce le caste e decide il sistema di matrimoni più idiota della storia senza che nessuno gli scoppi a ridere in faccia.


C'è anche una frase tipo "la storia non vi viene insegnata perchè dovete saperla" ed è seria!

I personaggi sono parecchio monotoni: America si lascia alle spalle lo stereotipo della reginetta di bellezza per abbracciare quello della rossa ribelle. È anche spocchiosa da morire: non fa che dilungarsi su quanto debba fare finta di essere felice di essere lì, e digressioni su come lei sia l'unica ad essere speciale perchè le manca la sua famiglia, perchè vivere a palazzo ha stravolto la sua vita, su come preferirebbe tornare a casa... e mai le viene in mente che forse anche le altre fanno buon viso a cattivo a gioco.
Celeste è la stronza e qui finisce la sua caratterizzazione. E' una cattiva da cartoni.
Marlee è la bionda amica di America. Lei vuole che vinca, io credo sia una spia dei ribelli perchè da quando c'è lei i loro attacchi sono più precisi e ci rimarrò malissimo se non sarà così.
Aspen è il ragazzo di America ed è confuso: prima convince la sua donna a partecipare ad un concorso che ha come fine sposare un altro, poi mette da parte i soldi per sposarla lui, poi la lascia perchè lei gli ha preparato la cena, poi accetta i soldi che lei gli tira in faccia, poi la insegue fino a palazzo per professarle il suo amore. Di base è un uomo perpetuamente mestruato.
Maxon è il principe, ed è un bravo ragazzo. Per America la sua qualità migliore è non essere uno stupratore, e di base è un cocker spainel. Tanto carino e tenero, ma veramente l'anti-sexy.

Solo una cosa mi ha fatto pensare mio malgrado: la coesistenza tra caste e selezione.
Mi spiego: nella società di Illea nasci nella tua casta e muori nella tua casta. L'economia si basa sul fatto che gli appartenenti a determinati strati sociali svolgano determinati lavori, la mobilità bloccata dal fatto che non viene insegnato a svolgere attività destinate ad altre caste.
I ricchi vivono sulle spalle dei poveri, la stabilità è data dal fatto che dal cinque in giù a nessuno passi per l'anticamera del cervello di poter avere un'esistenza migliore.

Scopo della Selezione: dare a tutti la speranza di di poter cambiare il proprio destino. In una società che si basa sull'impossibilità di cambiare il proprio destino.
Questo mondo è stato sul serio creato sul concetto "La mia vita fa schifo, ma tiro avanti perchè una della mia casta (ma non è mai una della mia casta) potrebbe diventare regina, mostrandoci che Anche Noi Possiamo Farcela".
Insomma, una gran stupidaggine.
Leggerò il seguito? Sì certo. E' troppo idiota per non sapere come andrà a finire.

12 commenti:

  1. Io l'ho trovato carino ma nulla di più, l'azione manca e si sente mentre la scrittura mi è sembrata un po' troppo povera...
    Alla fine non è da buttare, ad alcuni è piaciuto da impazzire. Io però l'ho comprato solo per la cover e se manterranno anche quella del secondo comprerò pure quello XD spero che sia un tantino migliore di questo però!

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    1. Ho trovato irritante il modo in cui la Cass sembra convinta che le impressioni di America sugli oggetti equivalgano alla descrizione. Sempre a dire quanto siano belli e le piacciano, e mai che dica come sono fatti O_o

      Anche io spero che il secondo sia migliore del primo, anche se in senso opposto XD

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  2. Non mi ispirava già da prima, e adesso mi attira anche meno! :P Non credo che lo leggerò mai... C'è da dire che la tua recensione è irresistibile e spassosa come sempre hi hi hi! ;D
    PS: ti ho lasciato un premietto qui: http://laumesjourney.blogspot.it/2013/04/premio-blogger-simpatico.html :D

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    1. L'ho trovato un libro con grandi potenzialità comiche XD

      Grazie del premio :D

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  3. Ho letto il primo 5%, e non mi ispira per niente.
    Partecipo ad una lettura di gruppo per questo libro, ma mi vedrò costretta ad abbandonarla se continuiamo di questo passo.

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    1. Prova a leggerlo come se fosse un libro comico, a volte aiuta.

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  4. L'ho letto anche io e mi è sembrato davvero la fiera delle assurdità. Con una conclusione inutile. Insomma qualcosa di assurdo. E anche io ho pensato che devo assolutamente leggere il seguito perché... cavolo, voglio capire che ha in mente sta Cass. Ma pensavo e speravo ce ne fosse solo uno, invece ho fatto l'amara scoperta che è ovviamente una trilogia. Non so se arriverò fino alla fine

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    1. La conclusione è epica: la Cass ha semplicemente smesso di scrivere senza preoccuparsi di chiudere qualcosa XD ci vuole coraggio a fare una cosa del genere U_U io non ci riuscivo neanche nei temi, figuriamoci in qualcosa che dovrei vendere :P
      Mi pare di capire che non sei interessata alla misteriosissima sottotrama dei ribelli che cercano qualcosa perchè non uccisdono nessuno...

      Un solo libro? Sono mai esistiti libri autoconclusivi YA? O_O

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    2. No, mi son spiegata male, pensavo fosse una dualogia, ma in effetti... son mai esistiti ya con meno di 3 volumi?? :D

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    3. Sono perplessa: cosa c'è da raccontare in ben tre libri? Nel primo non succede praticamente niente e nemmeno ha la scusa di costruire l'ambientazione...
      Per il genere YA i volumi sono i nuovi capitoli U_U

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  5. Dovevo leggerlo, ma adesso ho paura xD
    Bella recensione comunque :)

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  6. La tizia in copertina che fa la pubblicità al deodorante mi ha stesaXD

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